All’inizio del mio Assessorato mi sono trovato a gestire una situazione di emergenza e ho deciso di agire su due fronti chiari e precisi:
1. eliminare alla radice il fenomeno randagismo attraverso una sterilizzazione a tappeto (questo significa sia per i cani randagi che per i cani padronali);
2. creare finalmente un canile comunale ad Enna, attraverso il project financing ovvero, a costo zero per le casse comunali, per evitare che i nostri soldi vadano fuori e per creare un “luogo bello” per gli amici a 4 zampe.
Vuoi per il proliferare del fenomeno randagismo, vuoi per l’inefficacia delle soluzioni sino ad allora suggerite da chi vanta esperienza, ma che di fatto si sono rivelate soluzioni fallimentari da un punto di vista sia economico che gestionale, da amministratore, quando ho cominciato a lavorare sul randagismo, mi sono trovato di fronte due ostacoli: un elevato rischio di azioni illecite, dovute ai benefici economici concessi e i costi elevatissimi di un canile in cui vengono accolti i randagi del territorio di Enna. E’ opportuno ricordare che chi adotta un randagio, oltre ad avere il cane gratuitamente sterilizzato e microcippato, ottiene anche un incentivo fiscale, in quanto paga in maniera ridotta la tassa dei rifiuti. Ebbene, in passato si è registrato un alto numero di adozioni, ma il numero dei cani presenti in canile è rimasto costante. Questo dato, insieme alle numerose segnalazioni pervenute e alle perplessità formalmente sollevate da altre istituzioni, ha portato ad assumere una politica più rigida sia rispetto alle adozioni, sia per la concessione dei benefici. Insomma, si è deciso di cambiare musica. Da qui è nata la scelta di incentivare altre forme di lotta al randagismo come la campagna di sterilizzazione dei cani padronali, volta a una incisiva riduzione delle cucciolate indesiderate, che ha riscosso numerose adesioni, e una forma di adozione più controllata ed esclusivamente indirizzata ai cani del canile.
Parallelamente, ho avviato la progettazione di un canile comunale con project-financing, la cui realizzazione è a costo zero per il Comune e si basa su una gestione le cui entrate economiche per la struttura, sono inversamente proporzionali al numero di randagi del Comune di Enna esistenti, sia dentro che fuori il canile. Per cui il canile sarà concepito con una economia in linea con la riduzione del fenomeno randagismo. Non ho mai tollerato che negli ultimi 20 anni una spesa di 300/400 mila euro l’anno si dirigesse fuori provincia piuttosto che creare un indotto economico ad Enna, producendo sviluppo e ricchezza.
Per quanto riguarda la campagna di sterilizzazioni, purtroppo, nonostante la mia proposta sia stata accolta con molto entusiasmo dalla cittadinanza, una serie di “lacciuoli burocratici”, come mi sono trovato più volte a definirli, hanno cercato in tutti i modi di ostacolare la mia campagna di sterilizzazione e, proprio per questo, nell’ultimo anno non siamo stati in grado di rispondere alle numerosissime richieste. Il problema sono riuscito a risolverlo, anche grazie alle risposte positive che ho ottenuto dall’Assessorato alla Saluta della Regione in cui, praticamente, mi viene data carta bianca sulla gestione delle sterilizzazioni. Insomma, chi in questi ultimi anni ha provato a mettermi i bastoni tra le ruote, nascondendosi dietro ad una errata e strumentale interpretazione delle Linee guida approvate dalla Giunta regionale, oggi può mettersi il cuore in pace.
Per quanto concerne il canile comunale ad Enna, il progetto è pronto ed è stato formalmente depositato dal 20 luglio 2018. I ritardi avuti nella realizzazione, rispetto ai tempi previsti, sono legati all’approvazione ultima del PRG da parte della Regione. Anche su questo attendiamo risposte positive dalla Regione e, una volta ottenute, si potrà procedere al bando di gara che porterà finalmente alla sua realizzazione.
Vi racconto, in breve, come sarà il nostro canile comunale
Il progetto verrà realizzato in C.da Scarlata, in territorio del Comune di Enna acquistato, circa 20 anni fa, proprio per questo scopo. L’opera sarà finanziata totalmente da parte del Concessionario con fondi propri (project-financing).
La struttura avrà una capienza complessiva di n. 400 cani di cui, 12 box saranno adibiti a rifugio sanitario.
La struttura sarà dotata di un ambulatorio, con annessa sala operatoria, armadio farmaci autorizzato per le cure sanitarie necessarie ai cani ricoverati nel canile colpiti da qualsiasi patologia o traumatismo. A tale scopo è prevista la convenzione con un medico veterinario libero professionista, il quale avrà la responsabilità sanitaria della struttura e il servizio veterinario dell’ASP competente effettuerà la vigilanza veterinaria.
All’interno della struttura saranno garantiti spazi idonei allo sgambettamento dei cani.
Verrà attivato un numero dedicato h 24 a cui ogni cittadino potrà rivolgersi per le opportune segnalazioni.
Verrà realizzata un’anagrafica dei cani con schede che saranno aggiornate ed inviate semestralmente al Comune di Enna.
E’ prevista la creazione di un sito internet dedicato dove, al suo interno, dovrà essere possibile conoscere tutte le aree della struttura attraverso un album fotografico, dovranno essere indicati gli orari di apertura e chiusura al pubblico e dovrà essere contenuta e visionabile da chiunque l’anagrafe canina comunale all’interno della quale dovrà essere contenuto l’album fotografico rappresentante tutti i randagi ospitati all’interno della struttura con numero di scheda, nome attribuito, numero quattro foto a colori (vista anteriore, lato destro, posteriore, lato sinistro) data di ingresso, numero di microchip ed età alla data di ingresso nella struttura.
Verranno avviati progetti annuali che coinvolgano cittadini, volontari ed associazioni di protezione animali anche attraverso l’organizzazione di manifestazioni finalizzate a promuovere le adozioni stesse e garantendo la presenza degli animali adottabili nei luoghi dove si svolgeranno eventi finalizzati alla adozione canina, senza alcun onere per l’Amministrazione Comunale. Inoltre, verrà istituito un premio economico pari ad € 10.000,00 annui per coloro (associazioni, gruppi di volontari, semplici cittadini ecc…) che abbiano raggiunto nell’anno solare un numero di adozioni non inferiore a 50.
Per facilitare il lavoro delle associazioni di protezione animali, il Concessionario doterà la struttura di locali regolarmente arredati ed attrezzati, locali che saranno destinati all’utilizzo da parte delle associazioni riconosciute o enti morali aventi come finalità la protezione degli animali, al fine di favorire l’adozione dei cani.
Il Concessionario adotterà un orario di apertura al pubblico, promuovendo le visite al canile da parte di privati che volessero adottare un cane.
E’ prevista l’individuazione di un responsabile del servizio per gli aspetti gestionali ed organizzativi, quale interlocutore unico dell’Amministrazione comunale e responsabile per ogni problema relativo al servizio.